martedì 7 ottobre 2008

Disegno e valutazione di Webquest:

In questa opportunità vi propongo alcuni strumenti utili per il disegno e la valutazione di webquest (WQ).
Un webquest è un ambiente di apprendimento basato sull'uso estensivo di Internet e di altre risorse off line e include un’attività di ricerca guidata. Questa esplorazione in internet si realizza su siti preselezionati dal docente con lo scopo di sviluppare nei discenti delle capacità cognitive e metacognitive elevate (analisi, sintesi, valutazione, comparazione, creatività, classificazione, induzione, deduzione, astrazione e l’analisi delle prospettive).
Questa metodologia costruttivista è stata proposta da
Tom March y Bernie Dodge nell’Università di San Diego.
Un WQ appunto non è solo una semplice ricerca su internet e si distingue di una “caccia al tesoro”. Anch’essa è infatti un’attività didattica che prevede l’impiego di Internet. Però si tratta di una consegna di lavoro che contiene una lista di domande e un elenco di siti web sui quali i discenti devono indagare per trovare le risposte. Questo percorso si conclude con una “gran domanda finale” o “treasure” , la cui risposta non è rintracciabile in forma diretta nelle risorse navigate, ma gli studenti la devono costruire.
Nel WQ, invece, gli studenti svolgono un compito che parte dalla rielaborazione delle informazioni raccolte per arrivare alla realizzazione di un prodotto finale prevedendo strategie di lavoro collaborativo e di problem solving. Ad esempio si propone delle simulazioni di situazioni simil – reale e un ruolo a compiere (“Sei un archeologo e ti convocano per una spedizione….” )
In parole del
suo creatore un webquest deve avere dei seguenti attributi:
“A real WebQuest....
- is wrapped around a doable and interesting task that is ideally a scaled down version of things that adults do as citizens or workers.
- requires higher level thinking, not simply summarizing. This includes synthesis, analysis, problem-solving, creativity and judgment.
- makes good use of the web. A WebQuest that isn't based on real resources from the web is probably just a traditional lesson in disguise. (Of course, books and other media can be used within a WebQuest, but if the web isn't at the heart of the lesson, it's not a WebQuest.)
- isn't a research report or a step-by-step science or math procedure. Having learners simply distilling web sites and making a presentation about them isn't enough.
- isn't just a series of web-based experiences. Having learners go look at this page, then go play this game, then go here and turn your name into hieroglyphs doesn't require higher level thinking skills and so, by definition, isn't a WebQuest”.

Lavagna Digitale e WQ
Intanto il Dr. Pere Marquès Graells (professore di Tecnologie della educazione e Direttore del gruppo di ricerca didattica e multimedia della Università Autonoma di Barcelona) ritiene che il WQ ha una maggiore
potenzialità didattica quando si utilizza una lavagna digitale nell’aula, perché la discussione pubblica del prodotto finale permette una presentazione più al dettaglio, pure multimediale e favorisce la discussione e lo scambio nella classe. Inoltre basandosi nell’informe iniziale della ricerca Promethean (Spagna ottobre del 2007 ) Pere Marquès dichiara che con l'utilizzo della lavagna digitale si potenzia l’attenzione e la motivazione degli studenti e permette accedere nell’aula a molte risorse che agevolano la comprensione da parte degli studenti a diversi argomenti.
Strumenti di disegno WQ
Come creare una Webquest?
Sei passi per creare la webquest
1- Introduzione: Introduce gli studenti nella situazione proposta. Per catturarne l'interesse propone dei ruoli e una simulazione per rendere più attraente il compito proposto.
2- Compito: Si indica agli studenti il prodotto finale che dovranno presentare alla fine dell'attività
3- Risorse: Vengono indicate dal docente le risorse web da consultare.
4- Processo: Si descrivono nel dettaglio le attività che gli studenti devono svolgere per portare a termine il compito.
5- Valutazione: Descrivere in modo chiaro come sarà valutato l'apprendimento
6- Conclusione: Il momento in cui si raccoglie cosa hanno imparato gli studenti e li si consiglia su come successivamente ampliare l'esperienza per acquisire ulteriore conoscenza.
Marco Guastavigna propone un "generatore on line" molto utile che agevola la costruzione del WQ: http://www.aula21.net/Wqfacil/webit.htm
In seguito dei links dove troverete:
a- Un belissimo esempio di WQ ( sull'igene dentale) il quale contiene sia la guida per i discenti sia per i docenti (In lingua inglese ) http://questgarden.com/56/41/5/071021101328/
b- Una lista di tipi di compiti (Tasks) di WQ esistenti organizzate a secondo della tassonomia di Bloom (design tasks, decision tasks, creative tasks, analysis tasks and prediction tasks): http://webquest.sdsu.edu/designpatterns/all.htm con modelli per il disegno delle guide sia per i docenti: sia per gli studenti.
c- Dei passi che permettono adattare webquest esistenti, a secondo nostri bisogni e obiettivi, proposto dal creatore di questa strategia didattica (Adapting and EnhancingExisting WebQuests): http://webquest.sdsu.edu/adapting/index.html
Strumenti di Valutazione
Prima di proporre delle attività agli studenti è preciso valutarla. Esistono diversi tipi di grille di valutazione però quasi tutte si basano nel modello originale (
A Rubric for Evaluating WebQuests) di Bernie Dodge:
1- http://www.bibliolab.it/webquest_task/WebQuest%20Rubric.htm (La grilla di Dodge tradotta all'italiano)

http://www.aula21.net/tallerwq/index.htm

http://webpages.ull.es/users/manarea/webquest/

http://wiki.porteapertesulweb.it/space/WebQuest

Fonti immagini (in ordine di presentazione) http://www.masternewmedia.org/it/2008/08/15/p2p_governo_democrazia_e_teoria.htm

www.rabbone.it/blog/media/SM_F_6.JPG






domenica 24 agosto 2008

Ricerca e Selezione dell'informazione in Internet

In questo post presento in lingua italiano e con alcune modifiche lo già espresso nel post “búsqueda y selección de la información en internet”. In questa opportunità aggiungo dei siti interessanti sull’argomento in italiano.
Internet è uno spazio di comunicazione, d’espressione e di collaborazione, pertanto lo si può ritenere uno spazio di produzione culturale.
L’accesso ad Internet ha importanti effetti sull’apprendimento delle persone perché effettivamente promuove un apprendimento informale.
La sfida è trovare in internet, l’informazione adeguata che si sta cercando. A questo proposito l’interesse ricade sulla pertinenza dell’informazione in internet.
Imparare le strategie di ricerca d’informazione in internet significa utilizzare dei metodi specifici, certi tipi di motori e determinate scelte secondo le caratteristiche d’ogni motore di ricerca.
Nell’articolo (in spagnolo) on line “Naufragar en Internet. Estrategias de búsqueda de información en redes telemáticas”
, Marta Fuentes Agustí, consulente del Graduado Multimedia a Distancia UOC-UPC, propone due tipi d’utenti nel momento della selezione ed organizzazione dell’informazione su internet: Utenti principianti ed utenti esperti i quali realizzano operazioni mentali diverse a seconda siano più o meno strategici.
Fuentes ritiene che gli utenti meno strategici agiscono attraverso la prova e l’errore, senza pianificare prima l’azione e senza chiarire i criteri più adeguati per selezionare i siti web. Loro proseguono un processo segnato per l’associazione, riproduzione e automatizzazione che non sempre li porta all’informazione desiderata. Questo tipo d’utenti privilegia il topico della ricerca attraverso la selezione basata sull’intuizione, il titolo, il riassunto o l’ordine d’apparizione dei documenti.
Invece gli esperti proseguono un percorso strategico. Questo significa un dialogo tra quello che si cerca e il modo in cui si fa. Questo significa che la ricerca è cosciente, intenzionale e autoregolata.
A questo punto la domanda principale è: Come utilizzare un motore di ricerca e stringere la ricerca?
Un primo step è conoscere i diversi motori di ricerche e saperli utilizzare.
In generale i motori di ricerca appartengono a due famiglie
1) I cosi detti DIRETTORI: L’informazione si organizza in modo tematico. La ricerca d’informazione si effettua a livello generale. Ad esempio yahoo classifica i siti in funzione di categorie simili.
2) Invece quelli come Altavista o google si chiamano FULL TEXT o testo libero, sono ritenuti indici i quali cercano nei contenuti dei siti web utilizzando parole chiavi.
Nel post del 23/7/2005 “ancora sulla ‘svolta pragmatica’ dei motori di ricerca” del Blog del professor L. Cantoni si pubblica il capitolo “La svolta pragmatica dei motori di ricerca in internet” del libro: “Lorenzo Cantoni & Stefano Tardini, La svolta pragmatica dei motori di ricerca in internet, in Anna Giacalone Ramat, Eddo Rigotti, Andrea Rocci (eds.), Linguistica e nuove professioni, FrancoAngeli, Milano 2003, pp. 234-244.”.
Dentro di questo testo si propone un approccio pragmatico alla comunicazione elettronica e si presenta le strategie pragmatiche dei motori di ricerca che hanno lo scopo di aumentare la pertinenza dei risultati offerti dai motori di ricerca. Particolarmente s’inquadrano sulle strategie centrate sul comportamento di chi pubblica e su esempi di strategie centrate su quello che fanno i lettori/utenti.
Intanto, Corrado Petrucco dell’Università d’architettura di Venezia, presenta nel suo articolo “Strategie di ricerche dell’informazione in internet per la didattica in classe”
una strategia metacognitivo-lessicale per migliorare l’efficacia delle ricerche on line. Lui ritiene che una delle difficoltà dei docenti è quella di dover trattare un flusso informativo ingestibile perché troppo elevato. Ritiene anche, l’esistenza dei problemi della pertinenza dell’informazione ricercata e della polisemia dei termini. Per ridurre il carico cognitivo della vasta quantità d’informazione che si trova su un argomento, Petrucco consiglia di utilizzare una stringa di ricerca più ricca con un numero di termini maggiori e più specifici sull’argomento.
In questo senso secondo i consigli della Dttssa M. Fuentes è necessaria una corretta pianificazione della ricerca. Questo significa:
1- Definizione chiara e precisa degli obiettivi di ricerca (cosa cerco e perchè?)
2- Elezione e delimitazione degli itinerari di ricerca più adeguati. Com’e dove lo cerco?)
3- Analisi critica in basi ai risultati della ricerca (Che cosa ho trovato?) e i contenuti localizzati (quale informazione nuova ed utile ho trovato?)
4- Processare ed organizzare in modo ottimo l'informazione trovata.
5- Utilizzare, presentare e comunicare l’informazione trovata.
Per ultimo M. Lipsman, attraverso un quadro, presenta alcune indicazioni precise per la ricerca dell'informazione su internet.

sabato 23 agosto 2008

Credibilidad de la Información en Internet



En los últimos tiempos, no sólo nos enfrentamos al problema de la cantidad de información que ofrece internet, sino también al problema de la calidad y de la credibilidad de dicha información. Por lo tanto, en este post, me gustaría profundizar el tema del post anterior sobre la búsqueda y selección de información en internet.
En esta oportunidad, me interesa abordar los criterios de validez de la información. ¿Cómo establecer la confiabilidad de la información encontrada en internet?.
Si, por ejemplo, sobre una palabra clave encontramos muchísimas páginas con 30 links cada una, ¿cómo hacemos para seleccionar el link más adecuado?, ¿quáles podrían ser los criterios que nos ayuden a elegir la información legítima?.
A decir verdad, estamos acostumbrados a buscar información en los libros y sabemos que en éstos encontraremos información confiable, porque los libros pasan por los comités editoriales y asociaciones científicas antes de su publicación. Pero no pasa lo mismo con internet, particolarmente ahora con la consolidación de la web 2.0 que permite la producción y publicación en internet de materiales por parte de los usuarios.
Anahí Mansur, en un texto preparado para el curso de posgrado de Flacso “Materiales didácticos:lenguajes y mediaciones para la enseñanza”, cita a Burbules y Calister (2001), quienes analizan los obstáculos prácticos que pueden inhibir a los usuarios potenciales de Internet, a través de lo que ellos llaman las cuatro I de la información en la red, los cuales se vinculan tanto a la calidad como a la cantidad del acceso. “La información inexacta es falsa, obsoleta o incompleta, y puede inducir a error; la dificultad principal radica en la falta de atribución de la información a fuentes originales responsables. La información injuriosa incluye materiales pornográficos, información potencialmente dañina y posiciones terroristas; es ofensiva para algunos y puede no serlo para otros, a la vez que puede tratarse de información exacta. La información intrincada está mal presentada y mal organizada, al punto de ser inservible. La información inútil, finalmente, se genera muchas veces al transferir a otros contextos la información que en un tiempo y lugar determinados obtenía su sentido”
De este modo en su analisis Mansur propone algunas marcas a tener en cuenta para evaluar la confianza de un sitio.
“· Que sean sitios institucionales: Las instituciones (organismos públicos, universidades; asociaciones intermedias, profesionales, deportivas, etc.) son los referentes primeros en relación con los temas que buscamos.
· Que contengan links que recomienden las páginas de los sitios institucionales: Como las de un autor que recomienda la lectura de otro texto, estas metarecomendaciones son orientaciones que operan como profundizaciones sobre el tema de interés.
· Que estén actualizados. En algunos casos, las fechas de actualización se encuentran a un costado y al final de la página. En otros, no están explicitadas y hay que tratar de rastrearlas. Por ejemplo, en relación con un autor, se puede analizar la fecha de la bibliografía citada para considerar si ha tenido producciones más recientes no consignadas en el sitio. Si no reparamos en ese dato, ignoramos si estamos tratando con información que ya ha caducado o que sido superada.
· Que estén orientadas por un texto impreso. Las orientaciones dadas en un texto impreso para enriquecer la lectura enmarcan el sentido de la búsqueda y, por ello, funcionan como buenos selectores.”
Por otro lado, Marilina Lispman propone una guía para alumnos para seleccionar sitios que contengan información confiable.
Presentación: ¿Cuál es el nombre del sitio? ¿Cuál es el título de la página? ¿Qué información puede anticiparse a partir de ellos? ¿Qué detalles de la URL pueden observarse? ¿El dominio es educativo (edu), comercial (com) o correspondiente a una organización (org)? ¿La página forma parte de una Web oficial o de otro tipo? ¿De qué otro tipo?
Autor: ¿Es identificable? ¿Presenta datos de su biografía profesional o académica? ¿Tiene, según esos datos, probado conocimiento del tema? ¿Aparecen su E-mail u otros datos para contactarlo?
Tipo de publicación:¿Con qué intención se ha creado el sitio o documento?
¿Educativa, comercial, informativa? ¿Contiene información con una relevancia central respecto al tema? ¿E información adicional?
Destinatario: Teniendo en cuenta el tono o estilo, el contenido de la página y el enfoque con el que se presentan los recursos, ¿a qué destinatario está dirigida? ¿A alumnos, a académicos, a un público general, a un potencial grupo de compradores? ¿Se ajusta a las necesidades de ustedes?
Precisión: ¿Se indican o son evidentes las fuentes de la información que se proporciona? ¿Se incluyen enlaces a otras fuentes que permitan verificar la información? Si el tipo de documento lo requiere, ¿se aporta bibliografía? ¿El documento contiene opiniones infundadas o comentarios sesgados? ¿Cuál es el punto de vista que se adopta?
Actualidad: ¿Está actualizada la información? ¿Hay evidencias de que existe un mantenimiento del sitio y una actualización de la información? Dado el material que están buscando, ¿son estos aspectos importantes para ustedes?
Extensión: ¿Se está tratado el tema con amplitud o se considera sólo una parte o aspecto del mismo? ¿Se establece claramente el ámbito del tema que se trata? Teniendo en cuenta sus necesidades concretas, ¿el sitio o la página contienen información excesiva o escasa? ¿Se proponen otras fuentes de información para el caso en que se quiera profundizar?
Enlaces: ¿Conducen a sitios de interés y de calidad? ¿Están comentados? ¿Son relevantes y apropiados para el tema y para la actividad que deben desarrollar?
Relevancia: ¿La información está claramente organizada? ¿O es confusa? ¿Es demasiado compleja o resulta adecuada para la comprensión de ustedes?
Por último en la página del Dr. Pere Marquès Graells, profesor de la Universidad Autónoma de Barcelona hay una guía muy completa con criterios de calidad para analizar espacios web de interés educativo.
Espero que éstas heramientas les sirvan para mejorar el trabajo docente.

martedì 22 luglio 2008

Búsqueda y selección de información

Internet es un espacio de comunicación, de expresión, de colaboración, de búsqueda y por lo tanto, lo podemos considerar como un espacio de producción cultural.
La facilidad de acceso a la información en Internet, tiene importantes efectos sobre el aprendizaje de las personas, porque efectivamente promueve un aprendizaje informal.
Aprender las estrategias de búsqueda de información es de suma importancia, ya que supone aprender a utilizar un método de búsqueda, utilizar ciertos tipos de buscadores y determinadas opciones de búsqueda en función de las características de cada buscador.
En el artículo on line “Naufragar en Internet. Estrategias de búsqueda de información en redes telemáticas”, Marta Fuentes Agustí, consultora del Graduado Multimedia a Distancia UOC-UPC, propone dos tipos de usuarios en el momento de la selección y organización de la información en Internet: los usuarios principiantes y los usuarios expertos, los quales realizan operaciones mentales distintas según sean más o menos estratégicos.
“Los usuarios menos estratégicos actúan por ensayo y error sin trazar un plan previo, sin conocer qué recursos de búsqueda existen y cuáles pueden resultar más adecuados en cada caso, y sin clarificar tampoco qué palabras clave son las más relevantes para el tema o qué criterios pueden resultar más fiables para seleccionar los mejores sitios o direcciones de entre un inmenso listado (...) siguen un proceso marcado por la asociación —reproducción y automatización que no siempre les lleva a la información deseada” “los usuarios principiantes, los cuales se fijan menos en la veracidad de la información y dan prioridad al ajuste, al tópico de la búsqueda mediante una selección de la información basada en la intuición, el título, el resumen y el orden de aparición de los documentos. Criterios que los expertos consideran de una relevancia destacable pero que no sitúan como prioritarios.”
En cambio, los usuarios que tienden a llegar a mejores resultados en la búsqueda de información en redes telemáticas, son los que siguen un proceso estratégico. La búsqueda estratégica implica un ir y venir entre lo que quieren buscar y la manera en que lo hacen, es decir, es una búsqueda consciente, intencional y autorregulada.
La pregunta principal, entonces, es cómo utilizar un buscador y acotar una búsqueda.
Un primer paso es conocer los diferentes procedimientos de búsquedas y saberlos utilizar. Por lo tanto, es fundamental distinguir las características de los diferentes motores de búsqueda.
A nivel general se los suele dividir en dos categorías.
1) aquellos que sirven para la búsqueda de información general, como por ejemplo yahoo, el cual clasifica los sitios en función de categorías similares -a modo de directorio.
2) aquellos como Altavista o google, que son considerados índices que buscan en los contenidos de los sitios web.
En los siguientes links (Fuente: M. Lipsman) podrán encontrar sitios con consejos sobre cómo buscar y encontrar la información que se necesita en Internet. Se presentan los principales motores de búsqueda, cómo especificar dichas búsquedas, diferentes técnicas de búsqueda, buscadores múltiples, etc.
http://ciberconta.unizar.es/LECCION/BUSCAR/INICIO.HTML
http://www.learnthenet.com/spanish/html/31wsearc.htm
http://www.informaticamilenium.com.mx/paginas/mn/articulo44.htm
Según explica M. Fuentes es necesario una correcta planificación de la búsqueda:
1- definición clara y precisa de los objetivos de la búsqueda (qué y por qué lo busco),
2- de la elección y delimitación de los itinerarios de búsqueda más adecuados (cómo y dónde lo busco),
3- del análisis crítico con base en los resultados de la búsqueda (qué he encontrado) y los contenidos localizados (qué información nueva y útil he encontrado),
4- del procesamiento y almacenamiento óptimo de la información encontrada
5- y de la utilización, presentación y comunicación de la información hallada.
Marilina Lipsman, a través de un cuadro que se presenta en el siguiente documento, propone algunas consideraciones técnicas para efectuar las búsquedas de información en Internet a través de buscadores de uso habitual.

martedì 8 luglio 2008

Educazione alla Salute


NelTG Lombardia ieri ho visto un interessante servizio sull’inclusione di un video gioco (anzi, un gioco interattivo) nella scuola.
I medici scattano l’allarma informando che 1 su 4 ragazzi è soprappeso. Quindi contro l’obesità infantile la Fondazione Centro San Raffaele ha creato un videogioco.
Il QuizGame è stato ideato dalla Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor in collaborazione con l’Università degli studi di Parma: Dipartimento di Sanità Pubblica – sez. igiene- Area Nutrizione Umana.
Il progetto si chiama 5 a day (5 al giorno), ovvero il numero di porzioni di frutta e verdure che andrebbero consumate al giorno.
Nella prima tappa il docente insegna ai ragazzi le regole della buona alimentazione.
Nella seconda tappa si comincia a giocare. L’obiettivo e creare menu salutati.
Dopo che si ottengono i punteggi necessari si passa alla seguente tappa: L’attività fisica. Questa si realizza attraverso un tappeto collegato al computer ( a modo del tappeto da ballo per console playstation). L’obiettivo del progetto: Che le buone abitudine imparate durante la sfida si possano trasferire alla vita quotidiana.
Secondo il rapporto della ricerca, l’esperienza ha dimostrato che i bambini che hanno formato parte della sperimentazione hanno incrementato dal 20 % il consumo di frutta e verdure.
Il QuizGame è parte dello scenario Five a Day realizzato all’interno del progetto PIPS (Personalised Information Platform for life and health services), progetto finanziato dalla Commissione Europea il cui scopo è disegnare e sviluppare sevizi personalizzati per migliorare la vita e la salute dei cittadini europei. In questo progetto si prevede diversi scenari per l’educazione alla salute attraverso i moderni sistemi informativi tramite l’attuazione di strategie educative attive e passive.
Se volete saperne di più scrivete a: 5aday@eservices4life.org

giovedì 3 luglio 2008

Web 2.0

Questo mini documentario l’ho trovato curiosando per il sito dell’università di Se villa e lo propongo per la riflessione .
Il video è stato realizzato per l’”Area Educastur y Servicios en Línea de la Consejería de Educación del principato de Asturias ” ed è in spagnolo, pertanto traduco alcune frasi. Prometto di tradurlo intero nei prossimi giorni. Nonostante credo che si possa capire il senso senza problemi.
“L’insieme di reti, tecnologie e sistemi che conformano la Società dell’informazione, trova nella rete il suo principale scenario di azione”
“Passiamo di una web statica, nella quale l’utente aveva un ruolo passivo, solo di osservatore, a una Web dinamica, partecipativa e collaborativa, nella quale gli utenti diventano protagonisti attivi, creando e condividendo contenuti, opinando, partecipando relazionandosi”
“Questa nuova rete si chiama Web 2.0 o web sociale e ci offre grandi possibilità nell’ambito educativo”
“La web degli utenti: perchè sono stati loro i protagonisti del cambio. Un cambio che ha trasformato la web di dati nella web delle persone. Uno spazio di interazione tra lo sociale e lo tecnologico, nella quale i nuovi strumenti e applicazioni offrono servizi agli utenti. Questi servizi producono contenuto, informazione e comunicazione”
“La web come piattaforma: La web 2.0 si costituisce nello scenario nel quale convergono gli utenti, i servizi, mezzi e strumenti. Uno spazio nel quale queste relazioni costruiscono reti sociali nelle quale la chiave è la partecipazione, la possibilità di parlare e interagire”
“Qual è la ricaduta nel ambito educativo?. E’ chiaro che a filosofia della rete 2.0 si bassa sulla componente sociale e potenzia la comunicazione, la collaborazione e lo scambio. Se l’insegnamento e i processi di insegnamento e apprendimento si basano nella comunicazione, perché non approfittarne per sviluppare i valori della partecipazione, collaborazione e costruzione collettiva della conoscenza.”
“I professori ci troviamo davanti a una generazione di nativi digitali, che sono nati e cresciuti con l’internet i quali hanno bisogno di sviluppare competenze particolare secondo le esigenze della società della informazione”
“Questo non sarebbe possibile senza degli strumenti tecnologici potenti e sopratutto facili di utilizzare”
Nomina ed spiega servizi come : blog, wikis, del.icio.us, twitter, Google Maps, mashup, Panoramio, Tagzania, Photobucket, Flickr, YouTube, wikipedia e presenta tutti i loro siti web.

mercoledì 2 luglio 2008

Webs con studenti 3.0










Con questo titolo è stata presentata questa esperienza nel "IV Congreso Internacional de Educared: Educar en comunidad" in ottobre 2007 (Madrid, Spagna).
Il dipartimento di matematica del Collegio San Diego in Madrid, ha realizzato un progetto chiamato “Mates digitales” nel quale gli studenti (14 – 16 anni) del secondo ciclo di E.S.O (Educazione Secondaria Obbligatoria) creano le unità didattiche di matematica in formato web.
Gli obiettivi che hanno sono:
-Utilizzare le ICT come fonte d’informazione, conoscenza e pubblicazione.
-Creare aspettative e curiosità negli studenti
-Imparare ad analizzare, sintetizzare e formattare i contenuti in modo autonomo e critico
-Utilizzare correttamente il linguaggio matematico
-Stimolare il lavoro in gruppo
-Sviluppare la capacità organizzativa e di sintesi.
Questo progetto si divide in tre tappe:
1) Organizzazione: Si formano gli equipe di lavoro (4 a 6 studenti) i quali allo stesso tempo si dividono in piccoli gruppi con ruoli specifici (quello che cerca l’informazione, quello che disegna ecc).
2) Formazione: Formazione sugli strumenti necessari per lo sviluppo delle web. In questa tappa anche si distribuiscono i compiti di ognuno.
3) Sviluppo: Ricerca di informazione su internet la quale si elabora e organizza. E si realizzano riunioni di eseguimento in modo di identificare i problemi o sapere come va il lavoro.
In questa ultima tappa si elaborano i disegni in carta e poi si trasferiscono al computer, si dipingono e li si fa l’animazione.
Questo progetto si svolge in modo extra curriculare, è una esperienza volontaria da parte dei ragazzi e non ha una valutazione formale. Secondo il docente (Cesar Poyatos) i ragazzi imparano i contenuti del curricolo di matematica e sviluppano le abilità di lavorare in gruppo, di selezionare informazione e collaborare.
Nel sito web del dipartimento di matematica si pubblicano i lavori realizzati dai ragazzi:
Cocos Locos: per il tema: frazioni e simmetria; Algegraf: per il tema: Algebra; Chiniwinis: per il tema: Giochi logici e Poligonos sospechosos : per il tema: Geometria

La loro conclusione è che il progetto è stato una esperienza ricca per docenti e studenti e ha promosso l’interesse da parte di altre docenti potenziando la possibilità di espanderlo alle aree di scienze della natura e tecnologia . Le ICT sono stati utilizzate come fonte di informazione, mezzi di motivazioni, e mezzi di pubblicazione.
Cosa ne pensate?

PRESENTAZIONE

Questo Blog nasce come risultato della riflessione (dentro del master in “Comunicazione e Formazione” che sto frequentando) sul contesto educativo attuale e in particolare sul nuovo ruolo docente. La concezione dell’essere insegnante da tempo che sta cambiando, e allo stesso tempo, si sta ri – configurando la funzione della scuola. Il futuro insegnante deve formarsi come un facilitatore, un comunicatore ma anche come un ricercatore. Quel che indaga, costruisce la conoscenza insieme a suoi colleghi e suoi studenti e progetta cooperativamente. La inclusione della ricerca nell’insegnamento e la documentazione pedagogica delle pratiche sono strumenti che possono innovare e rinnovare il lavoro e la formazione docente. Questa pratica è fondamentale per la costruzione del sapere docente e lo sviluppo dell’aspetto critico.
L’obiettivo di questo Blog sarà (con la collaborazione di tutti voi) il presentare e discutere esperienze pedagogiche che includono le ICT, e alcuni strumenti che possano aiutare a migliorare le pratiche degli insegnanti. Però vorrei che non si trasformasse solo in una semplice base di dati di esperienza ma uno spazio di condivisione, scambio, discussione, proposte, riflessioni in modo che attraverso il lavoro cooperativo possiamo costruire una Rete Educativa che favorisca la costruzione di buone pratiche.

PREMESSA

Sono madrelingua spagnola quindi scusate gli sbagli di grammatica.