Questo mini documentario l’ho trovato curiosando per il sito dell’università di Se villa e lo propongo per la riflessione .
Il video è stato realizzato per l’”Area Educastur y Servicios en Línea de la Consejería de Educación del principato de Asturias ” ed è in spagnolo, pertanto traduco alcune frasi. Prometto di tradurlo intero nei prossimi giorni. Nonostante credo che si possa capire il senso senza problemi.
“L’insieme di reti, tecnologie e sistemi che conformano la Società dell’informazione, trova nella rete il suo principale scenario di azione”
“Passiamo di una web statica, nella quale l’utente aveva un ruolo passivo, solo di osservatore, a una Web dinamica, partecipativa e collaborativa, nella quale gli utenti diventano protagonisti attivi, creando e condividendo contenuti, opinando, partecipando relazionandosi”
“Questa nuova rete si chiama Web 2.0 o web sociale e ci offre grandi possibilità nell’ambito educativo”
“La web degli utenti: perchè sono stati loro i protagonisti del cambio. Un cambio che ha trasformato la web di dati nella web delle persone. Uno spazio di interazione tra lo sociale e lo tecnologico, nella quale i nuovi strumenti e applicazioni offrono servizi agli utenti. Questi servizi producono contenuto, informazione e comunicazione”
“La web come piattaforma: La web 2.0 si costituisce nello scenario nel quale convergono gli utenti, i servizi, mezzi e strumenti. Uno spazio nel quale queste relazioni costruiscono reti sociali nelle quale la chiave è la partecipazione, la possibilità di parlare e interagire”
“Qual è la ricaduta nel ambito educativo?. E’ chiaro che a filosofia della rete 2.0 si bassa sulla componente sociale e potenzia la comunicazione, la collaborazione e lo scambio. Se l’insegnamento e i processi di insegnamento e apprendimento si basano nella comunicazione, perché non approfittarne per sviluppare i valori della partecipazione, collaborazione e costruzione collettiva della conoscenza.”
“I professori ci troviamo davanti a una generazione di nativi digitali, che sono nati e cresciuti con l’internet i quali hanno bisogno di sviluppare competenze particolare secondo le esigenze della società della informazione”
“Questo non sarebbe possibile senza degli strumenti tecnologici potenti e sopratutto facili di utilizzare”
Nomina ed spiega servizi come : blog, wikis, del.icio.us, twitter, Google Maps, mashup, Panoramio, Tagzania, Photobucket, Flickr, YouTube, wikipedia e presenta tutti i loro siti web.
Il video è stato realizzato per l’”Area Educastur y Servicios en Línea de la Consejería de Educación del principato de Asturias ” ed è in spagnolo, pertanto traduco alcune frasi. Prometto di tradurlo intero nei prossimi giorni. Nonostante credo che si possa capire il senso senza problemi.
“L’insieme di reti, tecnologie e sistemi che conformano la Società dell’informazione, trova nella rete il suo principale scenario di azione”
“Passiamo di una web statica, nella quale l’utente aveva un ruolo passivo, solo di osservatore, a una Web dinamica, partecipativa e collaborativa, nella quale gli utenti diventano protagonisti attivi, creando e condividendo contenuti, opinando, partecipando relazionandosi”
“Questa nuova rete si chiama Web 2.0 o web sociale e ci offre grandi possibilità nell’ambito educativo”
“La web degli utenti: perchè sono stati loro i protagonisti del cambio. Un cambio che ha trasformato la web di dati nella web delle persone. Uno spazio di interazione tra lo sociale e lo tecnologico, nella quale i nuovi strumenti e applicazioni offrono servizi agli utenti. Questi servizi producono contenuto, informazione e comunicazione”
“La web come piattaforma: La web 2.0 si costituisce nello scenario nel quale convergono gli utenti, i servizi, mezzi e strumenti. Uno spazio nel quale queste relazioni costruiscono reti sociali nelle quale la chiave è la partecipazione, la possibilità di parlare e interagire”
“Qual è la ricaduta nel ambito educativo?. E’ chiaro che a filosofia della rete 2.0 si bassa sulla componente sociale e potenzia la comunicazione, la collaborazione e lo scambio. Se l’insegnamento e i processi di insegnamento e apprendimento si basano nella comunicazione, perché non approfittarne per sviluppare i valori della partecipazione, collaborazione e costruzione collettiva della conoscenza.”
“I professori ci troviamo davanti a una generazione di nativi digitali, che sono nati e cresciuti con l’internet i quali hanno bisogno di sviluppare competenze particolare secondo le esigenze della società della informazione”
“Questo non sarebbe possibile senza degli strumenti tecnologici potenti e sopratutto facili di utilizzare”
Nomina ed spiega servizi come : blog, wikis, del.icio.us, twitter, Google Maps, mashup, Panoramio, Tagzania, Photobucket, Flickr, YouTube, wikipedia e presenta tutti i loro siti web.
5 commenti:
brava flavia hai costruito un bel blog , ho visto il video ed è molto interessante,permette di riflettere sugli usi delle tic nella educazione, mi trovi d'accordo sulla idea del docente ricercatore come abbiamo detto ieri in università, Adesso però pensiamo alle vacanze perchè sono un po' stanca
Scusa ma avevo fatto un errore di battitura...
Hei guarda che tra un po',se vai avanti così, ti troveremo a presentare le tue nuove teorie educative in qualche congresso internazionale!!!
A parte gli scherzi, complimenti per il Blog e per aver deciso di creare anche tu un tuo spazio di riflessione!
Fra
Grazie Camilla e Francesca per i vostri commenti. E’ vero!. Dopo un anno impegnativo ci meritiamo un bel riposo!!. Dalla prossima settimana anche in Argentina iniziano le vacanze (però invernali). Comunque questo spazio rimarrà sempre aperto.
Ci vediamo alla Summer School!
Stavo cercando dei software gratuiti per la creazione di mappe mentali.
Ho trovato un sito www.maestroalberto.it che si aggiorna quasi quotidianamente e spesso segnala link o programmi on line utili per l'elaborazione e/o produzione di contenuti quasi a fare da continuum con quanto sperimentato nei laboratori della Summer.
Cosa ne pensi?!
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